Joe Zawinul Live in Benevento 2005
Tratto da Il Sannio Quotidiano
 

Cultura e Spettacoli: Joe Zawinul & Zawinul Syndicate alias l’essenza della ‘world music’
Pubblicato il 18-07-2005


Straordinaria prima per ‘Colori Sonori’. Domani c’è Amul Murkus

di Mariateresa De Lucia

Musicisti e intenditori, cultori e appassionati ma anche semplici curiosi, pronti a sfruttare una buona occasione per conoscere qualcosa di nuovo.
E' un pubblico eterogeneo quello raccolto al Teatro Romano sabato sera per accogliere la prima proposta della rassegna della Provincia 'Colori Sonori', organizzata dalla Solot.
Il compito di introdurre il primo appuntamento di questa seconda edizione della bella rassegna è toccato al curatore artistico Gennaro Del Piano, che, dopo un emozionato saluto, a cui si è aggiunto anche l'assessore Giorgio Nista ha lasciato spazio alla vera protagonista della serata... la musica.
Quella intensa e velocissima di Joe Zawinul che con gli Zawinul Syndicate ha dato il via ad una serata incredibile.
L'ingresso ‘modesto’ e deciso del leggendario pianista è durato solo un attimo... poi velocissima si è imposta incontrastata all'attenzione dei presenti solo la musica... melodie incessanti che non hanno permesso la minima distrazione. Il ritmo serrato ed incalzante dei suoni elettrici, diretto invisibilmente dal piglio deciso di Zawinul si è fuso con l'energia delle percussioni... esaltate dalla voce... sul palco è subito danza... i musicisti si muovono con la carica della stessa arte che propongono al loro pubblico... Le mani di Zawinul corrono velocissime sui tasti... un attimo di silenzio, solo il tempo di un'illusione e poi ancora adrenalinica riprende il suo ruolo unico la melodia.
E' difficile non assecondare la voglia di ballare.. le contaminazioni afro sono trascinanti e sempre più spesso si fanno spazio le influenze del bacino mediterraneo anche nell'uso della voce.
Per quest'ultima è d'obbligo una lode. Sensuale e suadente la voce della cantante congolese Sabine Kabongo, affascina per le capacità, la ricchezza di energia e non sono da meno le sue danze dal respiro africano.
I più arditi cercano di seguire il ritmo con le mani ma è difficile... la musica è sempre più veloce, questi colorati cittadini del mondo danno prova di cosa sia la 'world music', una fusione inspiegabile di suoni e culture distanti che trovano un accordo perfetto. Pian piano si cambia atmosfera, nello spettacolo di Zawinul c'è spazio anche per momenti sognanti, una dolcissima nenia ipnotica trasporta altrove lo spettatore... i gesti di Zawinul sono affascinanti, sicuri, imponenti e allo stesso tempo naturali, la sua grandezza artistica, tema ricorrente dello spettacolo, lascia però il giusto spazio di espressione all'ensemble. Una formazione straordinaria sia per l'affiatamento e la complicità che è palese tra i musicisti sia per le capacità di ogni singolo.
Meravigliosi e trascinanti il percussionista-vocalist armeno Arto Tuncboyaciyan, dalle notevoli potenzialità ritmiche espresse durante tutto il concerto e l’inarrestabile batterista americano Nathaniel Townsley, dall’ottima solidità sullo strumento.
Ognuno svolge un ruolo fondamentale e si fa ammirare come la bella parte di un insieme perfetto, notevolissimo anche Aziz Sahmaoui, altro percussionista-vocalist dalla provenienza marocchina.
Imponente e dominante sulla scena, capace di catturare l'attenzione del pubblico, stupefacente per tecnica e abiltà il talentuosissimo bassista delle isole Mauritius Linley Marthe, dal suono particolare e dinamico e dal ritmo innato.
Ottimo anche il contributo della chitarra dell'instancabile brasiliano Alegre Correa.
Su tutti il maestro... che solo al termine del concerto saluta il pubblico e presenta i suoi meravigliosi compagni di viaggio. Una serata eccezionale.