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Richard Bona

 

Richard Bona

Il vocalist, multi-strumentista e compositore Richard Bona, la più recente novità nel catalogo degli artisti Columbia Jazz, ha vissuto una vita di avventura, ingenuità e talento. Sul suo primo album solista inciso per la Columbia Records, "Scenes from my life" (rilasciato nell'Agosto 1999), Richard ha trasferito le sue memorie in una serie di 12 pezzi esuberanti e riflessivi. Cantate nel suo linguaggio nativo (il Douala), le canzoni di Bona riflettono sia avvenimenti reali (un amico che ha trascorso del tempo in prigione, un orfano di guerra trovato a girovagare per strada in Romania, la perdita del padre) che fatti universali quali l'avere fede, un'implorazione per la comunicazione, ed una sollecitazione a rallentare il ritmo delle attività e vivere la vita più pienamente.

Nato nel 1967 nel villaggio di Minta nell'Est del Camerun, Richard è cresciuto in una casa piena di musica. Suo padre era un noto percussionista e cantante. E sua madre, anche lei una cantante, osservò qualcosa di interessante circa suo figlio da un'età molto precoce. "Quando avevo circa tre anni, spesso piangevo molto senza motivo" dice Bona, sorridendo a tali memorie. "E poi un giorno qualcuno comprò un balafon per casa mia e lo suonò, allora smisi di piangere e mi sedetti ad ascoltarlo per ore". Giovanotto industrioso, Richard presto costruì il suo balafon con del legname che trovò in giro per il villaggio, ed iniziò ad esercitarsi al suo nuovo strumento dalle 8 alle 20 ore al giorno.

Richard iniziò ad esibirsi in pubblico all'età di cinque anni, cantando nella chiesa del villaggio con sua madre e le quattro sorelle. Era difficile che strumenti musicali arrivassero nel villaggio, quindi spesso Richard doveva costruirseli da solo.

Costruì una varietà di flauti in legno e percussioni, e molto presto la sua chitarra a 12 corde. Il problema più grosso con cui si trovò di fronte, naturalmente, era che non c'era nessun negozio di musica dove potesse acquistare delle corde per chitarra. Allora Richard trovò una soluzione creativa: "Mi fermavo vicino al negozio dove si riparavano le biciclette" - ricorda - "e mentre nessuno guardava, rubavo i cavi dei freni delle biciclette per fare le mie corde!".

Voci circa questo prodigioso giovane musicista si sparsero rapidamente per il villaggio, e Richard era spesso richiesto per cantare e suonare a battesimi, matrimoni ed altre funzioni religiose. Dopo non molto tempo, comunque, Richard sentì il richiamo della grande città. Si trasferì a Douala per vivere con il padre, ed iniziò a lavorare come musicista. "Ho imparato rapidamente che la chitarra era lo strumento più d'avanguardia che si potesse suonare", dice. Richard presto realizzò che era capace di imparare praticamente qualsiasi strumento, soltanto guardando qualcuno che lo suonava. Dopo aver affittato una chitarra professionale per rimpiazzare il suo modello fatto in casa, iniziò a suonare come lavoro all'età di 11 anni.

La vita di Richard sarebbe cambiata nel 1980 quando un francese arrivò nella sua città e fondò un jazz club in un hotel locale. Il proprietario di questo club sentì parlare di questo prodigio e lo ingaggiò per formare una band. "Non sapevo nulla del jazz", dice Richard, "ma questo lavoro era pagato davvero bene, allora lo accettai".

L'hotel fornì gli strumenti, e da allora Richard trascorreva tutto il giorno lì, imparando a suonare tutti gli strumenti ed a leggere e scrivere musica da autodidatta.

Il proprietario aveva inviato al club la sua collezione di 400-500 LP di jazz, e disse a Bona di inziare ad imparare la musica che era su questi album. Per puro caso, il primo disco che Richard trasse fuori dalla collezione era l'album eponimo del virtuoso del basso elettrico, Jaco Pastorius, che includeva "Portrait of Tracy", un pezzo che avrebbe letteralmente cambiato la sua vita.

"Prima che avessi sentito Jaco", dice Bona, "non avevo mai considerato di suonare il basso. Ma quando ho ascoltato questa musica, ho dovuto guardare il giradischi per essere sicuro che la velocità di rotazione fosse a posto! Ho pensato che dovesse essere troppo alta!". Attratto dal suono e dallo stile di Jaco, Richard iniziò immediatamente a suonare il basso e ad imparare a suonare con questo stile. Esplorò la musica dei Weather Report e di altre formazioni, spaziando dalla fusion a stili più tradizionali.

Dopo la perdita del padre quando aveva 17 anni, Richard capì che il tempo per un nuovo trasferimento stava approssimandosi, e all'età di 22 anni impacchettò i suoi effetti personali e volò a Parigi. "Arrivai a Parigi in Inverno", ricorda. "Ma in Camerun non avevo mai conosciuto l'Inverno. Quindi arrivai a Parigi e quando aprirono la porta dell'aereo, io indossavo pantaloncini e una maglietta, stavo congelando! C'era neve d'appertutto, non l'avevo mai vista. Ero terrorizzato, volevo girarmi e tornare a casa!". Un gentile steward della compagnia aerea diede a Richard la sua maglia di lana e lo convinse a dare una possibilità alla città, così in due mesi Bona lavorava regolarmente con musicisti francesi di rilievo come Didier Lockwood e Marc Duret, come con star africane quali Manu Dibango e Salif Keita.

Durante i suoi sette anni di permanenza a Parigi, Richard si iscrisse ad una scuola musicale per raffinare le sue conoscenze musicali, e si immerse nel lavoro di artisti quali Miles Davis, Chet Baker e Ben Webster. Durante una visita in Senegal con la sua band Point Cardinale (che vedeva la partecipazione del suo attuale tastierista Jean-Michel Pilc) per un concerto ad un jazz festival, il flautista americano Colette Michaan lo invitò a New York per una permanenza di quattro giorni, che durerà invece due settimane. Bona non conosceva l'Inglese, ma Colette fece tutte le necessarie introduzioni, e la musica di Bona parlò per lui. La comunità musicale locale fu rapida ad abbracciarlo, e Richard capì rapidamente che apparteneva a quel posto.

Bona si trasferì a New York alla fine del 1995. Contattò Joe Zawinul con il quale aveva già suonato a Parigi, e lo raggiunse per la registrazione dell'album My People ed il successivo tour mondiale. Tornando a New York, Bona visse un periodo di intenso lavoro musicale, con frequenti concerti nei club dappertutto in città. In uno di questi club fu ascoltato da Jake Holmes, un autore di canzoni per Harry Belafonte, così Richard diventò il direttore musicale di Belafonte per un anno e mezzo.

Richard avrebbe presto lavorato con musicisti illustri quali Larry Coryell, Michael e Randy Brecker, e Steve Gadd. Fu introdotto nell'etichetta Columbia Jazz ed al suo consulente creativo Branford Marsalis nel 1998, quando fu ingaggiato per suonare debutto del vocalist Frank McComb per l'etichetta.

 

Dalla fine del 1998, la Columbia ha ingaggiato Richard e lo ha messo in sala di registrazione per il suo primo album, "Scenes from My Life". Questo album dalle multiple sfaccettature, che vede la presenza di Jean-Michel Pilc (tastierista di Bona da lungo tempo) e di ospiti illustri quali Michael Brecker e Omar Hakim, è caratterizzato non solo dalla ben nota maestria strumentale di Bona ma anche dal suo canto ricco ed espressivo e dalla sua bravura di compositore.

Richard Bona ha stabilito la sua residenza a Manhattan, dove vive con suo figlio Leo, di sei mesi; sua figlia Crystal, 12 anni, vive a Parigi con la sorella di Richard. Bona può essere regolarmente ascoltato in alcuni clubs quali l'Izzy Bar e lo Zinc Bar, dove le dicerie circa questo straordinario bassista dalla voce indimenticabile si sono man mano diffuse.

Il rilascio di "Scenes from My Life" sta certamente per diffondersi nel mondo in lungo e in largo: la miscela di cui è composta la musica di Bona, le sue origini musicali africane, le sue sensibilità jazz e le sue commoventi riflessioni liriche sulla sua vita segnano già un allargamento della reale definizione di jazz.

 

Richard Bona Biography courtesy of EMMECI Srl

 

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