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AVVISO IMPORTANTE
Joe
Zawinul
Una
breve introduzione (di Marco
Piretti) Carissimi
amici, come
ho già annunciato nella nostra mailing list, lo
scorso 18 luglio, insieme ai miei amici e collaboratori
Roberto e Luigi, ho avuto l'onore di incontrarmi con Joe
Zawinul per una breve intervista, prima del suo concerto
svoltosi a Roma. Naturalmente,
potete immaginarlo, è stata un'esperienza importante
per tutti noi. In
questa pagina potete trovare, oltre a questo mio breve
intervento, un resoconto in italiano dell'intervista,
unitamente ad alcuni clips realaudio (che vi permetteranno
di ascoltare direttamente la voce di Joe) e ad alcune foto
scattate prima e durante il concerto. Sapete,
a volte ci sono delle giornate dove veramente tutto è
bellissimo
Alle
17.30, puntualissimi rispetto a quanto concordato, ci siamo
recati all'ingresso di Villa Celimontana, dove
un'altrettanto puntuale Gea Marotta (l'agente di Zawinul per
l'Italia e la Scandinavia) ci aspettava, mentre si accingeva
ad andare in albergo a prendere i musicisti. Ci ha subito
rassicurati circa la possibilità di effettuare
l'incontro con Joe, il che naturalmente ci ha fatto molto
piacere. Apro qui una brevissima parentesi: la cortesia e
disponibilità della Sig.ra Marotta è stata
insuperabile non solo in questa occasione ma anche in molte
altre precedenti; non finiremo mai di ringraziarla
abbastanza, davvero lei è la nostra più grande
collaboratrice !! Chiusa la parentesi
Dopo
un'attesa di circa un'ora e mezza, durante la quale il mio
amico Roberto si è cimentato nella produzione di
alcuni disegni, che spero presto di pubblicare sul sito,
verso le 19.00 abbiamo visto Joe avvicinarsi al palco, con
una scatola in mano, dopo aver salutato alcune persone.
Guardandomi intorno alla ricerca di Gea, per chiederle il
momento esatto in cui sarebbe toccata a noi, la vedo assieme
ad un Victor Bailey con le stampelle (Victor si è
fratturato due dita di un piede prima dell'inizio della
tournée, per questo è costretto a suonare
seduto, ma con risultati sempre pregevoli !!). Avvicinatomi,
sono stato presentato a Bailey il quale mi ha detto di
essere già da tempo a conoscenza del "Joe Zawinul
Italian Fansite", il che naturalmente mi ha fatto un gran
piacere
Prima
dell'intervista c'era da fare il soundcheck, che è
stato uno spettacolo interessante almeno quanto il concerto.
Tutto è stato compiuto con grande precisione e
professionalità, come sempre ! Poco
dopo il soundcheck, ecco la manager di Zawinul avvicinarsi a
Gea per dirle che era il nostro turno. Con un po' di
inevitabile emozione, l'abbiamo seguita dietro il palco,
dove c'era Joe che ci aspettava. Un
breve saluto, poi ci siamo guardati intorno e non c'era un
posto per sedersi (le sedie erano tutte occupate dagli altri
membri della band, poi c'era Victor che ne occupava
due
), così Joe ci ha invitato a salire sul
caravan posto nelle vicinanze. Sedutici
sulle poltroncine del camper, gli ho subito consegnato un
quadretto con il disegno (realizzato da Roberto) che si
trova sulla home page del sito; lui mi ha detto di averlo
già visto in precedenza, ed ha mostrato di apprezzare
molto il regalo. Dell'intervista
leggerete di seguito, posso dirvi, in più, che sono
rimasto colpito soprattutto da due cose: l'umanità di
Zawinul, che in alcuni casi, oltre che cortese ed
estremamente disponibile, è stato con noi quasi
affettuoso (abbiamo anche sorseggiato con lui una grappa,
ecco cos'era quella scatola che aveva in mano !!); poi, il
suo modo di esprimersi, il suo sguardo
insomma, il
fatto che lui sia un mito vivente si poteva leggere dai suoi
occhi, dal suo tono di voce. Tutto quello che ha fatto per
la musica
è un bagaglio anche umano che si
porta sempre con sé. Alla
fine del breve incontro, appena 20 minuti, ma molto intensi,
alcune foto ed un'ultima stretta di mano. E,
infine, il concerto. Come sempre, altissimi livelli,
impossibile per nessuno, neanche per chi fosse alle prime
armi con questo genere non facile di musica, rimanere
indifferente. Il
concerto si è articolato in due parti di circa 45
minuti ciascuna. Nel corso della prima sono stati eseguiti
pezzi molto ritmici, alcuni classici del repertorio dei
Syndicate: una versione di "Patriots" molto diversa rispetto
a quella presente su "World Tour", con bellissimi vocalizzi
di Chatterjee, assieme naturalmente a Bimoya, durante la
quale Joe ha presentato i musicisti con il suo solito piglio
spiritoso (ha detto anche: "Hey, italiani, ho perso un sacco
di soldi per causa vostra agli Europei di calcio, ho creduto
nell'Italia !!"). Non sono mancati pezzi dei Weather Report;
complessivamente, che io ricordi, sono stati eseguiti Fast
City, Dr. Honoris Causa (che pur essendo un pezzo precedente
ai WR, è stato spesso suonato dal vivo anche dai WR),
Rockin' Rhythm. Da
ricordare, un commovente omaggio di Bailey a Pastorius, una
versione di "Continuum" suonata e cantata dallo stesso
Bailey, in duetto con Zawinul, con un testo scritto
probabilmente dalla band: "Do you know who Jaco
was?". Dopo
la conclusione del concerto, dato l'entusiasmo del pubblico
(1.500 posti, tutti occupati, con molti che pare siano
rimasti anche fuori...) è stato concesso un unico
bis, una bellissima versione di D Flat Waltz, ancora un
pezzo dei Weather. Come
sempre, Joe non ha avuto problemi a salutare lungamente e
affabilmente il pubblico subito dopo il concerto. Ragazzi,
che posso dire ? I concerti di Joe Zawinul sono tutti,
immancabilmente, dei momenti di grande musica, delle
esperienze che lasciano il segno. Ma
adesso non voglio annoiarvi, e vi lascio all'intervista; se
ve la cavate con l'inglese, potete anche leggervi il
simpatico
articolo
scritto da Luigi Pagliarini.
Voglio inoltre ringraziare in modo speciale il mio amico Roberto
Battestini,
che mi ha aiutato nella traduzione
dell'intervista. Un'ultima
cosa, forse scontata: "Grazie ancora, Joe
"
!!
Marco:
Negli ultimi anni hai svolto la tua attività
prevalentemente con concerti dal vivo, anche con l'incisione
di un doppio album dal vivo; pensi di continuare su questa
strada, o intendi tornare a più frequenti incisioni
in studio ? Joe:
Non lo so, come vedi, sono stato molto occupato, ho anche
fatto un'incisione in studio, che è un album molto
importante, si chiama Mauthausen. Mauthausen è
l'hai ascoltato? E' molto importante ascoltarlo e
comprenderlo perché riguarda un'epoca precedente la
tua nascita, ma non è cambiato
Questo periodo
è stato il più orrendo periodo nella storia
del mondo, e la gente veniva perseguitata solo per ragioni
inumane, sai, perché erano uomini di religioni
differenti o di tipi diversi
Non ci sono tipi
differenti di persone
ed essi sono stati uccisi a
centinaia di migliaia. Mi
è stata commissionata la composizione di un pezzo in
occasione del sessantesimo anniversario dell'apertura del
campo, che avvenne l'8 Agosto 1938. Ho suonato dal vivo nel
campo di Mauthausen, con diecimila persone, incredibile, era
di notte
Questa
registrazione è stata molto difficile, con mio figlio
Ivan, ha mixato insieme per me tutti gli effetti sonori,
centinaia di effetti sonori. E' un album molto buono, un
album molto sgradevole, ma la gente dovrebbe veramente
ascoltarlo. E' molto importante per i giovani che sappiano
quello che è successo nel passato. Bisogna parlarne,
ma c'è molta falsità
E la
responsabilità fu della Germania ma anche
dell'Austria. Io amo l'Austria, sono austriaco, amo il mio
Paese, farei una guerra per l'Austria, ma questa parte
dell'Austria non mi piace. E dobbiamo ammettere, dobbiamo
capire, che anche molti austriaci furono nazisti, come molti
italiani furono nazisti, e molte atrocità furono
commesse anche in Italia... Non
possiamo cambiare la storia, non possiamo fare questo. Ma
possiamo parlarne, e rendere la gente consapevole su cosa
è avvenuto in questa guerra di sessant'anni
fa. Dunque,
questo è il lavoro che ho fatto l'anno
scorso. Adesso
è un grande momento con la band, siamo stati in molti
posti, siamo stati in Nord America quest'anno, in Cina,
abbiamo fatto un tour in Sudamerica, un secondo tour
europeo
e andremo in Nuova Caledonia, in Australia e
poi torneremo in America
E' stato molto
duro. Ma
sto già preparando un album che uscirà il
prossimo anno, con la band, il prossimo
inverno
Marco:
Hai delle nuove composizioni per questo album ? Joe:
Ho fatto settecento nuove composizioni negli ultimi due
anni, dunque abbiamo molte cose ottime, stiamo esaminando
quaranta pezzi per il prossimo CD. Insomma, è
materiale molto buono. Marco:
Bene, una domanda sulla nuova band. Come va con Amit
Chatterjee e il nuovo batterista ? Joe:
Chatterjee non è così nuovo, ha suonato con me
due volte in passato, la prima sei anni fa e
[Chatterjee sale sul caravan e Zawinul gli chiede:
"Quando sei stato nella band per la prima volta?" - Amit
risponde: "Nel 1993, poi nel 1995 e poi ancora nel 1996, e
ancora adesso
" - Joe: "Nel 1996 per quanto tempo sei
stato, trenta giorni?" (risata generale)]. E
il nuovo batterista è Nathaniel Townsley III, suo
nonno [Luigi scatta una foto mentre Joe sta parlando, e
si becca un rimprovero
] ha fondato una chiesa a
Brooklyn, e suo padre, che ha lo stesso nome, è
adesso il pastore di questa chiesa. Come
si dice chiesa in italiano? [Noi rispondiamo, poi Joe
chiede a Luigi di aprire per lui una bottiglia di
Grappa]. E
adesso Nathaniel III
è cresciuto nella
chiesa
[Gea Marotta sale sul caravan e dice a Joe:
"Solo per sapere se avevi qualcosa da bere, ma vedo che ce
l'hai
(risate). Poi Joe dice a Luigi: "Ti serve un
altro bicchiere per lui?". Luigi risponde: "No, nessun
problema, ci dividiamo questo". Dunque, Roberto e Luigi
devono bersi questa grappa dallo stesso bicchiere, Marco
invece ne ha uno tutto suo !!]. Marco:
Qualche domanda circa i Weather Report. Quali sono le
maggiori differenze tra la tua musica di oggi e quella che
hai fatto con i Weather Report? Ci sono delle somiglianze
? Joe:
Sono più saggio, sono un musicista molto migliore
adesso di allora
molto migliore. Molto più
osservatore, più conoscenza della vita, e questo
è quello che è la musica, niente a che fare
con semplici note
è qualcosa di diverso, non
comparabile. Marco:
Hai ascoltato la musica di alcuni musicisti quali Michiel
Borstlap
Joe:
Michiel Borstlap, mi piace quello che sta facendo, mi piace.
Michiel Borstlap ha avuto la buona idea di fare qualcosa di
diverso con questo materiale. Sai,
normalmente, quando la gente cerca di suonare la musica che
abbiamo fatto, la musica che io ho scritto e che Wayne ha
scritto - perché c'è un modo diverso di
scrivere musica tra me e Wayne - insomma, la gente non sa
come suonarla; c'è un album di questo tipo, Jason
Miles, sai, è orrendo, terribile
non ho mai
ascoltato un album peggiore di questo. Sarebbe stato molto
facile dirlo se l'avesse chiesto
è una
vergogna. Mentre
ne parlavamo con la band
e quando abbiamo saputo chi
c'era su questo album
quando hai così tanti
grandi musicisti sul disco, tu sai chi c'è su questo
disco, praticamente tutti
Vediamo come la gente
reagirà a questo, perché la gente è
molto credulona, molto facile da influenzare,
sai
La
cosa peggiore è che nessuno può suonare quello
che i Weather Report hanno suonato, nessuno
E' un
differente pensiero, una diversa personalità della
musica, della vita. Non c'è paragone.
[
] Marco:
Qualcosa in più circa i Weather
Report
Joe:
I Weather Report sono stati per me la migliore band del loro
tipo. Per me, Duke Ellington è stato il più
grande compositore per grandi orchestre, da sessanta o
più elementi. E per me Dizzy Gillespie e Charlie
Parker furono i migliori per i piccoli gruppi; ed i Weather
Report sono stati assolutamente i migliori nel loro genere,
assolutamente. Marco:
Molta gente pensa che il miglior periodo dei Weather Report
sia stato quello con Jaco Pastorius
Joe:
Lo era ! Era una band con personalità, avevamo un
grande carisma, una grande personalità; ma la band
successiva, quella con Omar Hakim e Victor Bailey, fu una
band altrettanto buona, altrettanto; ed anche l'attuale
band, spesso la sua musica è altrettanto buona, non
coerentemente, non ancora. Sai, stiamo cercando di suonare
della nuova musica, e non è facile quando hai una
band dove uno vive a Los Angeles, l'altro a New York
finora, abbiamo avuto un batterista che vive a Parigi
è molto difficile avere
è questione di
tempo. Tutti
Victor ha la sua band adesso, non ha
potuto fare con noi la prima parte del tour americano, lo ha
fatto Richard Bona con noi, tu hai visto Richard Bona
? Marco:
Sarai con Richard Bona in questa nuova band, lo "Zawinul
Special Project". Puoi dirci qualcosa in più su
questo ? Joe:
Sì, non so cosa dire, non posso dirti cosa questo
gruppo è perché non abbiamo ancora suonato
insieme nemmeno una nota. Ma questo tizio, Lelo Nika,
è il più grande fisarmonicista che sia mai
vissuto. Questo tizio, vedremo la musica che
interpreterà, perché è il più
grande virtuoso che sia mai vissuto. E'
uno zingaro, viene da Belgrado, è cresciuto a
Copenhagen
Un giorno, stavo suonando a Copenhagen e
lui è venuto ed ha voluto suonare qualcosa per me.
Così ci siamo seduti in una piccola sala guardaroba,
e lui ha iniziato a suonare una musica triste, e non ho mai
sentito nella mia vista nessuno suonare così. Allora
abbiamo detto: "OK, facciamo un piccolo progetto", anche con
Maria Joao, lei ha appena suonato con noi a Parigi con la
band come ospite speciale, è stato incredibile, penso
che sarà molto interessante, suoneremo alcune canzoni
zingare (questo tizio suona Paganini, sai, non ho mai
sentito nulla di simile nella mia vita). Sarà molto
interessante, con Bona, Manolo, e me. E
vedremo
Marco:
Sappiamo che il valore della famiglia è molto
importante per te. Pensi che abbia influenzato la tua musica
? Joe:
Sì, perché
ho una moglie che è
una persona meravigliosa, ma è anche molto dotata,
non è una che si perde in chiacchiere
A volte
mi dà alcuni suggerimenti quando faccio delle
cose
Comunque, sai che mia moglie ha disegnato la
copertina di Black Market, e lei vi è dentro, lei ha
molte bellissime idee, e ricordo che era con Ivan, mio
figlio, e quando ho iniziato a suonare questo pezzo per la
prima volta, il modo con cui disegnava
era Black
Market. Poi a lei piacque questo pezzo davvero molto, si
mise a tagliare le pagine di un giornale e mise insieme la
copertina, poi la facemmo dipingere per la copertina
dell'LP. Adesso
ci stiamo spostando di nuovo, stiamo tornando a New York, ad
Agosto torneremo a Malibu, sarà bello per i miei
nipoti, sai cosa voglio dire
Grazie. Alcuni
brani dell'intervista in RealAudio 1.
Mauthausen
ed il nuovo album che uscirà l'anno
prossimo
(05.32) L'album
delle fotografie 1.
Il
palco a Villa Celimontana Altre
foto! (by La
Cicalona) Foto
del concerto:
1
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2
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3
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4
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5
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6
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7
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8
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9
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10
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11 Autografo
(guardate dove...): Molte
grazie a: Gea
Marotta della Emmeci
Srl |