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Ho piacere di aprire questa nuova versione del sito con una
"chicca" che purtroppo per motivi di tempo non ho potuto regalarvi prima.
In questo momento stai lanciando il tuo nuovo album ed
e' eccitante, il primo pezzo dell'album e' intitolato "The
Search". Sei sempre stato un 'cercatore' nella tua musica,
stai ancora cercando qualcosa? E cosa? Si', ma questo pezzo non riguarda solo la musica.
Nell'introduzione di questo pezzo dico: "Viaggiamo in giro per
il mondo in cerca di cio' di cui abbiamo bisogno, e poi
torniamo a casa per trovarlo". Quindi e' un pezzo sulla vita
in generale, non solo sulla musica. Io sono a casa, non ho mai
bisogno della mia casa, nel mio cuore sono sempre a casa.
Questo pezzo non riguarda solo la musica ma la vita in
generale; i giovani vogliono viaggiare, imparare, vogliono
cercare quello di cui hanno bisogno, ma possono trovarlo solo
a casa; ma se non ti muovi da casa non potrai mai trovarlo.
Devi andare lontano, guardarti intorno, e allora quando torni
a casa porti con te tutta la tua conoscenza. Quindi non ha
molto a che fare con la musica, riguarda il raccontare storie.
Ci hai gia' detto in precedenza che quest'album e' molto
diverso dai precedenti, e' molto ballabile e ottimistico...
Si', tutta la mia musica e' ottimistica, ma quest'album e'
diverso, ci sono molti suoni diversi e moltissimo canto, degli
ottimi cantanti. E' molto bello, devi ascoltarlo. Abbiamo saputo che "Familiar To Me" era una vecchia
composizione che hai usato per questo album. Puoi dirci
qualcosa in piu' su questo? Si', e' un pezzo molto vecchio che ho scritto molto tempo
fa, e mi e' capitato di suonarlo per un ottimo cantante, lo
conosci? E' Richard Page. Ho lavorato con lui nell'album "The
Immigrants" per il pezzo "Shadow and Light". Poi John Lang ha
scritto il testo. E' sul disco ed e' molto carino. Parla di
quando le persone si sposano e si creano le loro famiglie, poi
hanno dei bambini (non ha nulla a che fare con me) e belle
famiglie, e si rendono conto che qualcosa manca, e allora
torniamo ancora alla ricerca, giriamo il mondo cercando quello
di cui abbiamo bisogno, e poi torniamo a casa per trovarlo, e
mi e' cosi' familiare... Comunque, quando lo ascolterai
capirai. Hai anche un pezzo dedicato a Cannonball, ricordiamo il
famoso "Cannon Ball" che hai registrato su Black Market...
Si', ma questo e' diverso. Su Black Market c'era il mio
sentimento di tristezza, abbiamo detto 'arrivederci' a
Cannonball perche' fu quando mori', nel 1975. Questo pezzo
riguarda lo spirito, non la musica di Cannonball. Non ha nulla
a che fare con la musica di Cannonball. Il suo spirito era
molto complesso, veniva dalla Chiesa, e credeva veramente in
Jessie Jackson, e Jessie Jackson e' all'inizio di questo pezzo
mentre parla. E' un pezzo molto complicato, molto
interessante, devi ascoltarlo. C'e' anche Scott Kinsey in veste di assistente alla
produzione. Cosa puoi dirci cica il suo lavoro in questo
album? Beh, ha fatto un sacco di lavoro su questo album; sai, ci
sono un sacco di parti di chitarra, avevo bisogno di qualcuno
che facesse un lavoro di aggiustamento e correzione, ha fatto
l'introduzione di Jessie Jackson ed e' stato un lavoro
fantastico. Ha fatto un sacco di cose, ma nulla riguardante la
parte centrale del disco, il suo e' stato essenzialmente un
aiuto, nulla del tipo di suonare o simili. E' un musicista
fantastico, ma io avevo bisogno di qualcuno che facesse cose
che io non potevo fare, e lui ha fatto un sacco di cose, ho
moltissimi musicisti su questo disco e tutti sono eccezionali,
Paco Sery ad esempio, tutto quello che ha suonato e' stato
perfetto, ma avevo un sacco di parti di chitarra e c'era
qualcosa da mettere a posto, lui ha fatto questo importante
lavoro per me. C'e' sempre molta Africa nella tua musica... Non credo questo. Sento piuttosto che ho un sacco di
musicisti africani, ma loro sono molto a loro agio con la mia
musica. Non c'e' musica africana in questo disco, cosi' come
negli altri. Devi ricordare una cosa che e' molto importante:
tutti questi musicisti africani che conosciamo adesso, come
Salif Keita o Richard Bona, vengono dai Weather Report, da
Black Market, questo e' il punto da dove sono partiti, hanno
saputo che c'era una band formata da musicisti bianchi e neri
che suonava una nuova musica, una musica diversa comprendente
anche suoni di derivazione africana. Puoi chiederlo a loro,
puoi chiedere per esempio a Etienne Mbappe', loro sono
cresciuti con questa musica. Io non suono musica africana, ho
soltanto alcuni musicisti africani. Uno dei pezzi, "Tower Of Silence", e' collegato in
qualche modo al tema della morte. Cosa pensi dell'idea della
morte e di un'altra vita dopo di essa? Si', solo che questo pezzo non riguarda la mia personale
relazione con la morte. C'e' una setta in India, chiamata dei
Soudras, loro sono solo un passo sopra agli intoccabili, e
credono nell'idea che nulla debba essere sprecato. Quindi
quando qualcuno muore, lo mettono sopra questa "torre del
silenzio" a Bombay, e gli uccelli mangiano il suo corpo,
rimane solo lo scheletro. Sono stato a Bombay e ho voluto
sapere qualcosa di piu' circa questa torre, qualcuno mi ha
raccontato la storia ed io ho scritto un pezzo. E poi c'e' il
Nirvana, nell'altra vita. Grazie.
Uno speciale ringraziamento a:
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