www.zawinulfans.org ![]()
|
AVVISO IMPORTANTE
La
mia autobiografia musicale
Tutto
cominciò un Sabato di una quindicina di anni fa,
quando in compagnia di mio padre mi recai al mercato vicino
a casa e lo pregai di comprarmi l'ultima uscita della
collana Mixage (un piccolo peccatuccio di gioventù
). Mio padre mi accontentò a patto che sentissi
anche una musicassetta dei Beatles, così per
stimolare un po' i miei ascolti. Accettai
di buon grado e ne rimasi letteralmente folgorato. Da quel
momento in poi cominciai ad ascoltare solo i Beatles, fino a
quando, dopo alcuni anni, sentii il desiderio di conoscere
altri gruppi. La strada che mi portò a conoscere i
Weather Report era ormai tracciata: se i Beatles negli anni
'60 suonavano quella fantastica musica, allora era probabile
che anche altri gruppi loro contemporanei potessero
altrettanto interessarmi e così conobbi Cream,
Rolling Stones, Led Zeppelin, Velvet Underground, Grateful
Dead, Doors, Pink Floyd, Allman Brothers Band, Jimi Hendrix,
Santana etc. Dopo aver approfondito la musica rock, leggendo
biografie di musicisti e riviste alla ricerca di altre perle
nascoste, cominciai a rendermi conto che la mia "cultura
musicale" era superficiale per la totale mancanza di
conoscenza della musica jazz. Per
cominciare purtroppo fui malamente consigliato e comprai "In
A Silent Way" di Miles Davis. Adesso lo considero uno dei
miei dischi preferiti in assoluto, però a quei tempi
mi bloccò, infatti "immaginavo" il jazz tutto swing
e uso di fiati tipo orchestre di New Orleans e questo album
mi spaventò, non lo capivo per niente, non era come
me lo aspettavo. Dopo alcuni anni sentii parlare dell'album
in questione in toni entusiastici dal mio Maestro di
batteria (uno dei più grandi insegnanti dello
strumento, Enrico Lucchini) e allora lo andai a riscoprire e
bum! Una illuminazione! Per fortuna il mio orecchio nel
frattempo si era affinato e finalmente mi si aprirono le
porte della comprensione di quella fantastica musica che al
primo ascolto mi era sembrata monotona. Miles
Davis diventò per me come i Beatles e passai molto
tempo ad ascoltare la sua musica (dagli anni '50 al periodo
elettrico), fino a un fatidico giorno in cui mi convinsi ad
ascoltare altri jazzisti (tra i primi nuovi ascolti ci
furono John Coltrane, Keith Jarrett e Dave Holland). Via
via, arrivai a comprare "8:30" dei Weather Report e ad
approfondire la musica di Joe Zawinul. Il suo lavoro in
album quali "In A Silent Way" e "Bitches Brew" di Miles
Davis mi entusiasmava e incuriosiva allo stesso tempo,
soprattutto per le sue fantastiche composizioni (In A Silent
Way, Pharaho's Dance, Great Expectations, Orange Lady,
Double Image, Recollections, Take It Or Leave It e
Directions) e per il tocco al piano elettrico. Dopo "8:30"
acquistai "Heavy Weather", "Black Market" e i restanti
capolavori dei Weather Report e me ne innamorai totalmente.
Joe
Zawinul, Wayne Shorter e compagni (una menzione particolare
va a Jaco Pastorius e Peter Erskine) hanno creato una musica
veramente originale, che non appartiene a nessuna categoria
preesistente. Non riesco a spiegare perché questa
musica è così speciale per me, però
posso assicurare che mi ha colpito indelebilmente e mi ha
fatto riconsiderare tutta l'altra musica in un'ottica
differente. Insomma,
per concludere, viva i Weather Report, viva Joe Zawinul,
viva la buona musica (rock, pop, jazz o fusion che dir si
voglia), ma anche grazie di cuore a Enrico Lucchini e
soprattutto a mio padre per avermi fatto conoscere la musica
dei Beatles da cui tutto ha avuto inizio !!! Stefano
Lazzerini. |